La pagina presenta una selezione di alcune delle specialità culinarie più emblematiche della zona. Tra questi spiccano deliziosi dolci tipici che incarnano l’autenticità della cucina locale. Con questa breve ma ricca selezione, la pagina offre un assaggio autentico della gastronomia locale, invitando i visitatori a scoprire e apprezzare le prelibatezze culinarie di questa affascinante località siciliana.
Le chiacchiere sono una tradizionale pasta dolce e croccante a base di un impasto che è stato modellato in sottili nastri ritorti, fritti e cosparsi di zucchero a velo, miele o cioccolato. Vengono comunemente consumate nel periodo precedente la Quaresima, generalmente durante il carnevale.
E’ nella Sicilia dei Monasteri nel cuore del Medioevo che nasce la pasta di mandorle che è stata ufficialmente riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T). Si tratta di un prodotto costituito da soli 4 ingredienti: farina di mandorle siciliane, zucchero, albume d’uovo e aromi naturali agli agrumi di Sicilia, una bontà da non perdere.
Sono dei biscotti friabili siciliani cosparsi di sesamo, si pensa che le Reginelle siano nate in un periodo di grande povertà e le mamme con elementi poveri cercavano di allietare i pomeriggi dei propri bimbi, dando loro qualcosa di gustoso e genuino da sgranocchiare.
Sono allettanti bignè dall’impasto neutro, per sapore, che si caratterizza per la presentazione finale croccante, soda, leggero e cavo in modo da pote essere farcito con svariate preparazioni dolci e salate.
Il suo nome deriva dal tardo latino buccellatum, ed è un dolce tipico siciliano, si prepara con la pasta frolla, viene lavorato in vari modi soprattutto a forma di una ciambella. E’ un impasto di pasta frolla, steso e farcito con fichi secchi, uva passa, mandorle, scorze d’arancia o altri ingredienti che variano a seconda delle zone in cui viene preparato. Poi chiusa e conformata forma di ciambella, ricoperto di glassa, si conserva a lungo e consumato nelle feste.
E’ la regina della pasticceria palermitana, merita il posto d’onore tra i dolci tipici della regione; è per celebrare la Pasqua dopo i sacrifici quaresimali, i suoi decori sono barocchi, e sontuosi e la sua derivazione in realtà è di origine araba: il suo nome deriva dall’arabo “Quas’at”: scodella grande e tonda, e la ricchezza dei suoi ingredienti rispecchia le caratteristiche della cucina saracena. Apparentemente semplice da realizzare, la preparazione della cassata alla siciliana richiede invece molta abilita’, soprattutto per creare le elaborate decorazioni di cui è largamente provvista.